I MATERIALI
Ecco di seguito riportati i materiali dei nostri gioielli e orologi
MATERIALE DEGLI OROLOGI
acciaio inossidabileACCIAIO INOSSIDABILE
Lega caratterizzata da una altissima resistenza alla corrosione. La qualità più alta ed anallergica è il tipo 316L.
LAMINATURE - RIVESTIMENTI
I materiali come l'ottone, argento, acciaio e titanio , possono essere rivestiti in oro. Tale copertura può essere di vari spessori, 5 o 10 micron i più usati ma a volte si arriva addirittura a 20 micron. Tra i vari modi di copertura citiamo il sistema PVD e il Galvanic Coating.
TITANIO
E' un materiale particolarmente leggero (40% circa più leggero rispetto all’acciaio inossidabile), e allo stesso tempo estremamente resistente alla corrosione. è molto resistente alle variazioni di temperatura ed è ipoallergenico (allergie ai metalli).titanio orologi
I vantaggi della leggerezza, della solidità e della resistenza alla corrosione rendono il titanio la scelta ideale come materiale da utilizzare nelle applicazioni tecnologiche avanzate, come negli orologi. Facendo una comparazione della durezza dell'acciaio e della durezza del titanio, in scala Vickers (Hv), durezza misurata utilizzando una sonda di diamante messa in pressione contro la superficie dell'oggetto da testare, si evince che la superficie dell'acciaio inossidabile ha una durezza di Hv 150-220 mentre la superficie del titanio ha una durezza di Hv 170-200.
Da menzionare è il titanio con trattamento ION PLATING (Ti+IP), che rende ancora più resistente ai graffi la superficie del titanio: Hv 1000-2000.
La caratteristica principale dello Ion Plating conferita al titanio è la durezza superficiale pari a 5 volte superiore rispetto a quella dell'acciaio inossidabile.
oro pvdPVD (Deposito fisico a vapore)
Trattamento di laminatura della superficie dell'orologio che risulta estremamente resistente, duraturo nel tempo, 5 5 volte in più rispetto ai rivestimenti (durezza 1150/1250 Vickers).
OTTONE
Lega di rame e zinco, contenente un a minima quantità di piombo. Ha una durezza di 180/300 Vickers.
GALVANIC COATING
Trattamento della superficie applicato tramite elettrolisi. Utilizzando questo metodo è possibile variare lo spessore del materiale di rivestimento.
ARGENTO
L'argento è un metallo monovalente molto duttile e malleabile, appena più duro dell'oro, con una lucentezza metallica bianca che viene accentuata dalla lucidatura. Ha la maggiore conducibilità elettrica tra tutti i metalli, superiore persino a quella del rame che però ha maggiore diffusione per via del minore costo.
L'argento puro, tra i metalli, ha anche la più alta conducibilità termica, il colore più bianco, la maggiore riflettanza della luce visibile (povera invece nel caso della luce ultravioletta) e la minore resistenza all'urto.
PELLE
La pelle che viene usata per i cinturini è sempre naturale, almeno negli orologi di qualità. Il coccodrillo è sicuramente il più diffuso, anche se può essere presentato in svariati colori, la parte interna, che sta a contatto del polso, è bene che sia di semplice cuoio non colorato. Anche la fibbia deve essere in acciaio per chi ha problemi di allergia.
VETRO
Tre soni i tipi di vetro più usati nell'orologeria: vetro zaffiro,vetro minerale, vetro esalite.
VETRO ZAFFIRO
Vetro antigraffio di altissima qualità fino a 7 volte più resistente dell'acciaio. Durezza 2200/2300 Vickers.
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VETRO MINERALE
Il vetro minerale esiste di varie qualità. comunque ha una buona resistenza. Durezza 500/800 Vickers.
VETRO ESALITE
Vetro plastico, secondo lo spessore lo si può lucidare. Durezza 500 Vickers.
MATERIALI PRESENTI NEI NOSTRI GIOIELLI
ORO
Allo stato puro è un metallo di colore giallo brillante ed è il più duttile e malleabile dei metalli (può essere lavorato a lastre sottilissime per uno spessore di 0,0001 mm e tirato in fili altrettanto sottili tanto che con soli 29 gr., di questo metallo, si può fare un filo lungo 100 km.).
Per questo viene formata una lega che contiene 750/000 d'oro e 250/000 d'altri metalli in modo da dare a questo metallo una durezza tale da rendere possibile la costruzione di gioielli, altrimenti troppo teneri. Così si dice oro a titolo 750 o a 18 Kt.
Esistono anche altri titoli inferiori (500 o 333) che noi non trattiamo. Oro bianco o rosso ha sempre lo stesso titolo, poiché cambiano i materiali del composto di lega nei 250/000 (argento, rame, zinco, palladio ed altri). Si dice oro di 3 colori quando si indica un oggetto che è stato realizzato usando varie parti assemblate nei 3 colori, bianco, giallo e rosso. Prevalentemente proviene dall'Africa e dalla Russia.
RODIATURA
E’ la rifinitura del gioiello che lo rende lucido e brillante pronto per le vetrine.
Questo procedimento è estremamente importante per la presentazione dei gioielli in oro bianco, in quanto il metallo giallo, anche in lega con argento e palladio, non raggiungerebbe mai il colore bianco che tutti conosciamo, ma rimarrebbe di un colore giallognolo ed opaco.
In pratica si tratta di un bagno galvanico, dove il rodio va a ricoprire la superficie dell’oro per uno spessore di alcuni micron. Detta così appare un operazione semplice e può esserlo per un gioiello nuovo di fabbricazione ma per uno usato è diverso.
In realtà la preparazione del gioiello alla rodiatura è la parte più importante e la più lunga.
Al gioiello deve essere effettuata una lucidatura a spazzola per rimuovere le imperfezioni della superficie causate dalle abrasioni e rigature provocate dall’uso, vengono applicate eventuali protezioni alle patri da non rodiare, smontaggio di perle e coralli e successivamente una lavaggio in ultrasuoni, a seguire una accurata sgrassatura con acetone e poi con immersione nell’apposita soluzione, di acido cloridrico e di idrossido di sodio, ad un determinato amperaggio e, senza che venga a contatto con le mani un risciacquo in acqua distillata prima dell’immersione in bagno galvanico dove il rodio si deposita sul metallo immerso. Ultimo passaggio il risciacquo con acqua e asciugatura.
La rodiatura può essere effettuata anche su altri metalli che troviamo in gioielleria, come l’argento, che di per se è di colore bianco ma non lucente come dopo la rodiatura.
Per l’argento è utile al fine di proteggere il metallo dalla naturale ossidazione, conferendogli però il colore meno naturale.
DIAMANTE
E' carbonio puro cristallizzato. Il nome deriva dal greco adamas che significa indomabile. Infatti, è la gemma per eccellenza. La maggiore estrazione delle gemme usate in gioielleria avviene in Sud Africa, ma anche dalla Russia arrivano dei bellissimi diamanti. Il colore ha un'importanza fondamentale per stabilire il prezzo della pietra, noi proponiamo gioielli che montano diamanti di colore "G" e "H" della scala GIA (scala di riferimento internazionale), se diverso sarà specificato nella descrizione.
Anche la purezza ha notevole un importanza per valutare la gemma. La scala della purezza va da "IF" (migliore) a VVS1 e 2, VS1 e 2, SI1E 2, P1, P2 e P3. Noi usiamo solo le prime tre categorie. Il taglio, che non ha poca importanza, è prevalentemente a "Brillante" (56 faccette + 1 detta tavola", ci sono poi tagli a Carré, Baguette, Navette, Princess, Goccia e altre fantasie. I nostri sono a taglio Brillante se non diversamente specificato.
Vedi Maggiori dettagli sui DIAMANTI, come viene identificata la qualità ed il prezzo
RUBINO
Rosso, anche questo di varie tonalità, dal rosso vivace intenso (detto sangue di piccine) fino al rosso violaceo, variazione dovuta all'ossido di cromo. Ha un'ottima durezza (9). All'interno sono facilmente visibili varie inclusioni. Proviene dalla Birmania, Thailandia, Sri Lanka, Tanzania, Vietnam ed in minor parte dalla Cina e Yugoslavia. I rubini si trovano generalmente in rocce metamorfiche (marmi e gneiss), pegmatiti, graniti ed in depositi secondari (ghiaie e sabbie alluvionali).
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SMERALDO
Verde di varie tonalità (da verde scuro al verde pisello, da vivace a vellutato) varia a secondo l'ossido di cromo e ferro. Le caratteristiche principali sono le varie inclusioni e le fratture interne.
Ha una scarsa durezza (7.5 - 8). La genesi dello smeraldo è di tipo metamorfica ed idrotermale; gli smeraldi si trovano in filoni pegmatitici, in vene all'interno di scisti calcarei e tremolitici e talcoscisti; è possibile trovare smeraldi anche in giacimenti secondari di tipo alluvionale. I più importanti giacimenti si trovano in Colombia (nella cordigliera orientale delle Ande, gli smeraldi si trovano in vene di calcite, quarzo, dolomite e pirite) dove abbiamo gli smeraldi più belli, in Rhodesia (giacimento situato nella valle del Sandawana), in Brasile, in Russia, in Egitto ed Austria. Giacimenti meno importanti commercialmente si trovano in Pakistan, India, Sudafrica, Tanzania, Australia, Stati Uniti; in Italia sono stati trovati smeraldi in Val d'Ossola (in una pegmatite) ed in una dolomia delle Alpi Apuane.
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ZAFFIRO
Gemma blu con tonalità che variano dall'azzurro al blu intenso che sembra nero dovuto alla presenza dell'ossido di ferro. All'interno sono facilmente visibili inclusioni di vario tipo.Lo zaffiro si forma per metamorfismo regionale o di contatto che agisce su rocce basaltiche alcaline; spesso zaffiri si rinvengono in ghiaie e sabbie alluvionali.
Le nazioni più ricche di zaffiri, in ordine di importanza sono Australia, Sri Lanka, Myanmar, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Madagascar ed India.
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ACQUAMARINA: di colore celeste chiaro fino all'azzurro (tipo cielo). Proviene prevalentemente dal Brasile, ma anche dalla Russia e dal Sud Africa.
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PERLA
Le perle sono prodotte dalle ostriche e sono parte integrante del loro organismo, principalmente dalle specie dei mari orientali. Il termine "perla" deriva dal latino "permula", il nome con cui si indicava la conchiglia che la contiene e la cui forma ricorda la "coscia del maiale".
Una perla si forma quando un corpo estraneo, come un granello di sabbia, si ferma nella cavità palleale. Esso viene ricoperto da strati successivi di madreperla, allo scopo di difendere i tessuti dell'animale dall'irritazione. Si depositano vari strati di calcio che in combinazione con altri minerali, creano questi particolari oggetti preziosi. La perle ricordiamo che è formata praticamente da nacre meglio conosciuta come madreperla.
Il colore più comune nelle perle è il bianco, ma si possono trovare anche perle rosa, color crema, viola scuro, grigie e nere. Grazie alla tecnologia e anni di studio, oggi possiamo anche avere perle con colori bizzarri come il verde, l'azzurro, l'arancione che vengono usate soprattutto nella bigiotteria. Quando si parla di perle nere, oltre alla Akoya e a quelle di fiume, si pensa subito alle costosissime perle di Tahiti, molto pregiate e particolarmente belle. Il valore delle perle però, non si distingue solo dal colore, ma anche dalla forma e dal lustro, cioè la luce che riesce a riflettere.
Una curiosità particolare è che, a differenza delle altre, le ostriche che creano le perle nere sono molto più delicate e in ogni coltivazione ne muoiono tantissime. Questo è un altro fattore che le rende così costose e rare.
Ci sono due categorie di perle: le perle di acqua dolce e le perle di acqua salata. Come dice la parola stessa, le perle d'acqua dolce vengono coltivate nei laghi e nei fiumi, mentre le altre provengono dall'oceano e molto spesso dalla lagune. Le tre categorie di perle d'acqua salata sono le Akoya, le perle Tahiti e le costosissime e rare perle South Sea.
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Quarzo TormalinatoQuarzo RosaQUARZO
Minerale che si presenta in svariati colori: incolore (var. ialino o cristallo di rocca), viola (var. ametista), giallo e arancio (var. citrino), marrone, nero e grigio (var. affumicato), rosa (var. rosa), bianco (var. latteo); sono possibili anche colorazioni intermedie e casi di policromatismo (cristalli in parte gialli e in parte viola, var. ametrino). Il quarzo si trova quasi ovunque, in ambiente igneo, metamorfico e sedimentario; e' in assoluto il minerale più diffuso sulla crosta terrestre
Forse l'unico stato senza quarzo é lo stato del vaticano, i principali giacimenti sono in Brasile, Uruguay, Canada, USA (Arkansas, Montana), Messico, varie località africane (bei campioni in Madagascar), India, Germania e Russia.
TURCHESE
Prevalentemente di colore celeste che varia fino al verdastro. Proviene prevalentemente da: Iran, Tibet, Messico, Brasile.
ZIRCONE
Pietra naturale incolore, non è luminoso come il diamante. Lo zircone si rinviene nelle pegmatiti e nelle rocce filoniane alcaline (rocce vulcaniche basiche o femiche); si trova anche nelle rocce metamorfiche ed in depositi alluvionali .
I principali giacimenti di zirconi si trovano in: Norvegia, Pakistan, Russia, Canada (Sudbury, Ontario), USA (New Jersey, Colorado), Brasile (Pocos De Caldas), India e Sri Lanka.
La sua storia come pietra preziosa è relativamente giovane, infatti lo zircone acquista importanza solo negli ultimi decenni come imitazione del diamante; prima veniva commercializzato con il nome di "diamante matara" ed era importato in Europa dallo Sri Lanka. Al giorno d'oggi si crea confusione tra zircone e zirconia cubica (cubic zirconia).
CUBIC ZIRCONIA
Materiale sintetico chiamato erroneamente zircone e utilizzato come copia del diamante.
OCCHIO DI TIGRE
L’occhio di tigre è una pietra appartenete alla famiglia dei quarzi,a struttura fibrosa, che presenta appunto una particolare striatura simile all’occhio del felino di cui riporta il nome. La striatura nell’occhio di Tigre è dovuta alla presenza di intrusioni cristalline aghiformi e parallele all’interno della gemma.
I colori nei quali si presenta l’Occhio di Tigre sono toni del giallo, dell`ocra del nero metallico e del rosso.
Le pietre di Occhio di Tigre usate in gioielleria sono sezionate verticalmente alle striature, e lucidate, in modo da ottenere un effetto ottico a strati, come a strati è la successione dei minerali che compongono la pietra: ematite nera lucente e diaspro.
BRONZO
Il bronzo è una lega composta da rame e stagno nella maggior parte dei casi.
Al posto dello stagno si può aggiungere il berillio, l’alluminio o il nichel. Quest’ultimo è stato bandito dall’uso nei gioielli a causa di frequenti casi di allergie, infatti spesso si trova la dicitura “free nichel”.
Le percentuali di stagno variano dal 3 al 30% secondo l’uso a cui è destinata la fusione.
Oltre lo stagno possono essere aggiunti altri materiali, come lo zinco che ha funzione di disossidante, o il piombo che rende più facile la lavorazione.
OTTONE
La lega principale per creare l’ottone sono l’unione del rame e dello zinco.
Questo tipo viene denominato ottoni binari, vi sono altri tipi di ottoni fra cui quelli definiti ottoni secchi, dove viene aggiunto del piombo nella fusione.
Possono essere aggiunti altri elementi che ne variano la tipologia a seconda l’uso di destinazione.